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Quando si parla di plugin della piattaforma WordPress, Yoast Seo è senza ombra di dubbio quello maggiormente utilizzato e completo.
Esso è inoltre disponibile sia in versione gratis che premium (a pagamento) e quest’ultima ha il potere di soddisfare numerose esigenze SEO.
In questa guida verranno dunque illustrate tutte le sue caratteristiche e funzionalità, in modo da migliorare le performance e il posizionamento sui principali motori di ricerca dei propri blog, social media e siti Internet.

Yoast Seo caratteristiche

Al fine di facilitare l’utilizzo, la dashboard di Yoast SEO è stata suddivisa nelle seguenti sezioni:

yoast_menu

  • Generale: ha il compito di riassumere le impostazioni del plugin e consente di visualizzare le modifiche più recenti apportate dall’utente;
  • I tuoi dati: com’è possibile intendere dalla stessa denominazione, qui è possibile inserire i dati del proprio sito Internet, dell’impresa oppure della persona che lo gestiscono.
    Tutte queste informazioni verranno inoltre riportate all’interno dei Knowledge Graph di Google;
  • Strumenti per i Webmaster: questa tabella permette di collegare i propri account ai webmaster di Yandex, Google e Bing.
    All’interno di questa sezione si trova anche l’opzione Onpage.org, dalla cui attivazione è possibile analizzare tutti gli aspetti SEO del proprio sito Internet per poter individuare gli aspetti da migliorare;
  • Sicurezza: tab molto utile a tutti quei siti e blog al quale lavorano più persone, poiché permette solo al webmaster oppure all’iamministratore di stabilire le impostazioni predefinite di Yoast Seo.

Tutte le impostazioni di Yoast Seo

Nelle impostazioni standard di Yoast Seo sono presenti otto funzionalità, tutte attivabili in base alle necessità del momento tramite la selezione di un apposito flag, ossia:

  1. Analisi SEO: ha lo scopo di suggerire tutte le possibili migliorie SEO da apportare ai testi come densità delle keyword, quantità delle parole e via discorrendo;
  2. Analisi di leggibilità: i suoi suggerimenti consentono di migliorare stile e struttura dei testi;
  3. Contenuto della pietra angolare: la suddetta funzione offre l’opportunità di filtrare e contrassegnare i contenuti della pietra angolare presenti sul sito web.
    I contenuti di pietra angolare sono delle pagine che richiedono altissima qualità, in quanto rappresentano gli elementi chiave dell’intera piattaforma.
    Fanno parte di questa categoria le sezioni FAQ oppure Contatti;
  4. Contatore link di testo: questa opzione si rivela molto utile qualora incombesse la necessità di contare tutti i link pubblici presenti all’interno del proprio sito web, così da poter ricevere suggerimenti circa le parole chiave da utilizzare come ancoraggio;
  5. Sitemap XML: serve per abilitare le sitemap creare dal plug in.
    Sitemap XML, acronimo di Extensible Markup Language, non è altro che un file di testo utilizzato per segnalare tutti gli URL di un sito Internet e può contenere ulteriori informazioni su ciascuno di essi;
  6. Integrazione di Ryte: il Ryte è l’elemento volto a controllare, con cadenza settimanale, se il proprio sito web è indicizzabile oppure no dai motori di ricerca e in caso contrario Yoast Seo avviserà prontamente;
  7. Menu della barra di amministrazione: esattamente come la barra di qualsiasi programma e computer, quella di amministrazione di Yoast SEO offre l’opportunità di accedere alle varie funzionalità del plug in in tempi brevi;
  8. Sicurezza: funzione molto utile in tutti in casi in cui diverse persone apportano modifiche al sito, poiché, una volta attivata dal titolare, solo quest’ultimo può decidere le azioni consentite dagli altri utenti.

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Altre opzioni di Yoast Seo

Tra le altre opzioni di Yoast Seo più note, la più importante è sicuramente il semaforo.
Questa funzione è presente in entrambe le versioni del plugin e, in base ai colori (rosso, arancio e verde) che compaiono sotto forma di pallini accanto alle singole voci, è possibile avere un’idea circa la qualità del testo appena redatto.
Lo scopo dovrebbe consistere nel pubblicare degli articoli caratterizzati da più pallini verdi possibili.
Il semaforo ha il compito di analizzare la lunghezza del testo (le parole minime richieste sono 300), la lunghezza della frase chiave, l’inserimento di immagini con relativo attributo title, meta descrizione (si tratta di una breve introduzione dell’argomento del testo) e densità delle keyword.
L’utilizzo di queste ultime è fondamentale, ma bisogna prestare attenzione a non abusarne, pena la generazione del keyword stuffing, un’azione per nulla ben vista da Google che potrebbe portare alla penalizzazione del sito.