Si tratta di un web accelerator che, salvando nella sua cache versioni statiche delle pagine del sito, ne rende più rapida la visualizzazione da parte degli utenti, alleggerendo il server e aiutandolo in caso di picchi di traffico e di siti molto elaborati.
Il purge della cache viene eseguito tramite appositi plugin.
Indice
Varnish: le caratteristiche principali
Quando un utente visita una pagina di un sito web, la richiesta viene inviata al server, il quale la processa e la invia; quando si installa Varnish reverse proxy, questo analizza la richiesta e controlla nella propria cache se la pagina è presente. Nel caso ci fosse, provvederebbe a inviarla immediatamente, senza bisogno di inviare la richiesta al server; se non c’è, invia la richiesta al server e, dopo averla mandata al client, ne salva una copia nella propria cache. In questo modo, quando un altro visitatore farà richiesta della stessa pagina, questa sarà già presente nella cache di Varnish, il quale la invierà direttamente.
La configurazione avviene tramite il VCL (Varnish Configuration Language) e permette la totale personalizzazione dello strumento di caching. In più, supportando l’ESI, funziona ottimamente con tutti i servizi e le applicazioni che comprendono questo linguaggio di markup.
Grazie alla capacità di load balancing (bilanciamento del carico) distribuisce le richieste, evitando rallentamenti in caso di picchi di traffico.
Varnish dispone di molti Extra e VMOD, ossia moduli aggiuntivi, realizzati principalmente dagli utenti, che permettono di ampliare le funzionalità del web accelerator.
Come installare Varnish
Progetto open source, per funzionare dev’essere installato su un server con sistema operativo Unix e di cui si abbiano i permessi di amministrazione. Non può essere utilizzato se non si utilizza un servizio di hosting condiviso appositamente configurato. In alternativa è possibile installarlo su VPS o un dedicato.
Prima di procede all’installazione, eseguire un backup completo del proprio sito web.
L’installazione di Varnish deve essere effettuata da riga di comando sfruttando il repository sul sito ufficiale, dove si trovano anche tutte le indicazioni dettagliate per l’installazione e la prima configurazione.
Terminata l’installazione, si potrà procedere con la configurazione, sempre da riga di comando, di alcuni aspetti come l’esclusione dalla cache di alcune pagine, tra cui quelle di accesso e dell’admin, e l’estensione della TTL. Anche in questo caso, sul sito Varnish Software, alla pagina “Wordpress with Varnish”, sono presenti tutte le indicazioni per una corretta configurazione.
Proxy Cache Purge per Varnish
Proxy Cache Purge è un plugin WordPress che permetta di impostare la pulizia automatica della cache dei reverse proxy Varnish e Nginx.
L’installazione può essere effettuata dal pannello di controllo di WordPress, cliccando su “Plugin > Aggiungi nuovo” e digitando “Purge Varnish Cache” nella casella di ricerca.
Cliccare su “Installa adesso” per installare immediatamente il plugin o su “Più dettagli” se si desidera qualche informazione in più.
Al termine dell’installazione, fare click su “Attiva”, quindi accedere alla pagina delle impostazioni.
Il funzionamento di questo plugin è molto semplice: quando vengono effettuate modifiche a una pagina o si aggiunge un nuovo articolo, il plugin elimina dalla cache del reverse proxy la pagina in questione, nonché quelle ad essa collegate, come la Front Page, le pagine dei tag e quelle delle categorie. Inoltre, la cache verrà svuotata completamente in automatico nel caso in cui venisse cambiato il tema WordPress.
Se si desidera svuotarla manualmente, è sufficiente cliccare in alto su “Cache ? Purge cache (all page)”.
“Pause Cache” mette in pausa la cache per 24 h.
Varnish: perché utilizzarlo
Varnish velocizza il caricamento dei contenuti e delle pagine del sito, alleggerendo il lavoro del server.
La configurazione non è semplice, per questo Varnish è adatto soprattutto a utenti con conoscenze tecniche avanzate o a chi può farsi aiutare da esperti del settore. Nonostante questo, vale certamente la pena utilizzarlo, in quanto sul campo dimostra un’efficacia superiore rispetto ai classici caching plugin.
Purtroppo può essere utilizzato solo su sistemi Unix e non supporta i protocolli HTTPS e TLS/SSL.